Turismo nautico, l’Agenzia delle Entrate riconosce lo yacht come albergo nautico diffuso

News

L’Ente ha stabilito che le prestazioni relative al soggiorno in queste strutture, così come i servizi accessori, possono beneficiare dell’aliquota agevolata del 10%

L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto la possibilità di considerare lo yacht come un albergo nautico diffuso. Questo significa che le prestazioni relative al soggiorno in queste strutture, così come i servizi accessori, possono beneficiare dell’aliquota agevolata del 10% per l’IVA. Il turismo nautico sta vivendo una forte espansione e suscitando sempre più interesse. La figura dell’albergo nautico diffuso è stata recentemente regolamentata dalla Giunta Regionale della Sardegna e ora è stata affrontata anche dall’Agenzia delle Entrate, come indicato nella risposta all’interpello 466/2023 del 23/11/2023. Questa figura permette di fruire dell’esperienza dello yachting anche a chi non ha il tempo o la predisposizione per noleggiare una barca per una crociera impegnativa, consentendo di godere del mare a bordo di uno yacht sicuro e confortevole. La caratteristica distintiva dell’albergo nautico diffuso rispetto alle preesistenti Boat & Breakfast e Marina Residence è la possibilità di effettuare brevi navigazioni (entro le 3 miglia nautiche) senza l’ausilio di un equipaggio fornito dalla struttura.

Questa nuova forma di libertà e adattamento alla domanda del mercato turistico, sempre più attratto dal mare e dalle opportunità di turismo, richiede però una corretta gestione dei costi e un adeguato inquadramento fiscale, anche per quanto riguarda l’IVA. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che le prestazioni relative al soggiorno in queste strutture, così come i servizi accessori, possono beneficiare dell’aliquota agevolata del 10%. Tuttavia, tale beneficio non si applica nel caso in cui il cliente richieda espressamente di effettuare brevi navigazioni o escursioni limitrofe, in cui l’IVA applicata è del 22%.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate si è pronunciata sul caso di un unico contratto complesso che comprende sia l’offerta di alloggio che la possibilità di navigazione. In questo caso, l’aliquota agevolata del 10% non si applica, poiché è prevista solo per le prestazioni “rese ai clienti alloggiati” in strutture ricettive. L’albergo nautico diffuso viene considerato come potenzialmente strumentale rispetto all’offerta di altri servizi di maggior interesse complessivo. Questo apre un nuovo campo di azione potenzialmente incerto, in cui l’individuazione della prevalenza di una prestazione sull’altra potrebbe essere oggetto di arbitrarietà. In conclusione, è importante considerare attentamente i costi e l’inquadramento fiscale dell’albergo nautico diffuso, tenendo conto delle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Arianna Pinton

(fonte Super Yacht 24)