One Ocean pubblica l’ultimo studio sull’impatto ambientale del trasporto marittimo

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Lo studio analizza tutti i problemi relativi al settore fornendo uno strumento utile anche per tutte le compagnie di navigazione con soluzioni operative

Progetti, azioni concrete di sensibilizzazione, ma soprattutto un team di ricercatori e scienziati che quotidianamente lavorano per fornire dati e dimostrare come l’uomo progressivamente stia distruggendo il Pianeta. L’attività di One Ocean Foundation, fin dalla sua nascita, ha uno scopo preciso: quello di proteggere il mare e gli oceani. E da quel 2017 tanta strada è stata fatta arrivando a dei traguardi inimmaginabili, arrivando fino all’organizzazione mondiale delle Nazioni Unite. L’ultima ricerca appena pubblicata e firmata da One Ocean Foundation concentra la propria attenzione sulle pressioni del trasporto marittimo sugli ecosistemi marini mettendo in evidenza alcune delle migliori pratiche per mitigare la sua impronta ambientale. L’attività di ricerca è stata realizzata nell’ambito del più ampio progetto denominato Ocean Disclosure Iniziative. Il trasporto marittimo, che rappresenta oltre il 90% del traffico commerciale globale, svolge un ruolo centrale nel commercio internazionale. Tuttavia, le sue attività producono conseguenze ambientali significative che richiedono una riflessione attenta e l’attuazione di azioni correttive. Il trasporto marittimo, che rappresenta oltre il 90% del traffico commerciale globale, svolge un ruolo centrale nel commercio internazionale. Anche se il trasporto marittimo è uno dei modi di trasporto con le più basse emissioni di CO2 per distanza e peso trasportato, esso contribuisce a impatti negativi significativi sulla qualità dell’aria e dell’acqua e sulla biodiversità marina e fluviale. Questa analisi ha individuato le pressioni più significative per la salute dell’oceano esercitate dal settore del trasporto marittimo. In particolare, l’introduzione di specie non indigene, attraverso le acque di zavorra e il biofouling, con potenziali effetti negativi sulla biodiversità autoctona, di contaminanti, in particolare a causa di fuoriuscite accidentali di petrolio, di rifiuti marini, a causa della cattiva gestione dei rifiuti, di rumore sottomarino, che disturba la vita marina influenzandone la comunicazione e l’orientamento. L’analisi delle pressioni ambientali del trasporto marittimo sottolinea l’urgenza di un approccio consapevole e proattivo alla conservazione dell’ecosistema marino. «Sulla base della nostra review commentano da One Ocean, esistono potenziali soluzioni per mitigare gli impatti ambientali del settore navale, tra cui il Trattamento delle acque di zavorra per prevenire la diffusione di specie invasive, il miglioramento dei progetti dei motori navali per ridurre al minimo l’impatto acustico sottomarino, l’implementazione di tecnologie alternative per ridurre l’inquinamento chimico delle pitture antivegetative, l’impiego di carburanti alternativi e di imbarcazioni elettriche o a idrogeno per ridurre le emissioni di gas serra. Grazie all’implementazione di pratiche e tecnologie avanzate, è possibile garantire un futuro sostenibile all’industria, bilanciando efficacemente le esigenze commerciali con la conservazione dell’ambiente». Questa revisione sottolinea ancora una volta l’impegno della One Ocean Foundation nel promuovere un’industria del trasporto marittimo sostenibile, preservando al contempo i nostri fragili ecosistemi marini.

Davide Mosca