Il progetto investe le Aree Marine protette di Bergeggi e Portofino in Liguria e prevede la piantumazione di migliaia di talee
Alle meraviglie del mare e dei suoi misteriosi abitanti sono legati indissolubilmente i destini dell’umanità. E solo da qualche anno, grazie agli studi degli scienziati e biologi marini che molte specie hanno conquistato il giusto valore nella considerazione e nella indispensabile tutela da parte dell’uomo. Tra queste c’è sicuramente la Posidonia, fino a qualche tempo fa definita in modo erroneo alga, considerata fastidiosa e perfino indicatore di spiaggia sporca o mare inquinato. Niente di più sbagliato come ben spiegato dalla biologa marina Monica Montefiascone tra le responsabili del progetto Blue Carbon Project firmato da One Ocean Foundation Fondazione ERM, con il sostegno di Osculati e con il supporto scientifico del Seascape Ecology Lab. dell’Università di Genova (DiSTAV) per la riforestazione di posidonia oceanica dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Bergeggi e dell’Amp di Portofino. «La posidonia oceanica – ha spiegato la biologa – è una pianta marina superiore che è tornata a vivere nell’ambiente marino che crea delle enormi praterie sommerse che sostengono delle funzioni e dei servizi estremamente importanti. Tra queste la produzione di una enorme quantità di ossigeno, infatti una pianta è definita anche polmone del Mar Mediterraneo. Più dell’80percento della produzione costiera di ossigeno deriva proprio da questa pianta. Svolge un ruolo di stabilizzazione dei fondali e di protezione dall’erosione delle linee di costa e smorza il moto ondoso. Le praterie sono, poi, un hot spot di biodiversità e sono i sistemi più ricchi di tutto il mar mediterraneo. Tra le altri indispensabili funzioni svolge il ruolo di stoccaggio di carbonio organico all’interno dei tessuti delle piante imprigionandolo per millenni e in questo modo sottraendo la Co2 dall’atmosfera contribuendo dunque alla mitigazione dei cambiamenti climatici». Il primo progetto di riforestazione è stato lanciato da One Ocean all’inizio di giugno con la piantumazione di oltre 2mila talee nell’Amp di Bargeggi in Liguria, selezionate accuratamente da quelle naturalmente eradicate dal fondale, sono state piantate su 10 stuoie in fibra di cocco un’area di circa 100 mq – dagli operatori scientifici subacquei dell’International School for Scientific Diving (I.S.S.D) tramite una tecnica a basso impatto ambientale. Il progetto si è poi esteso all’Area Marina Protetta di Portofino con la piantumazione di ben 4mila talee di Posidonia Oceanica estendo la superficie della prateria a ben duecento metri quadri. Oltre alle attività di ripristino, il progetto prevede il monitoraggio dell’area per raccogliere dati scientifici e valutare lo stato della piantumazione, il coinvolgimento attivo della comunità e l’attivazione di campagne di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza sull’importanza di questa specie per il Mar Mediterraneo.
Davide Mosca