La rivoluzione verde parte dai mari di San Remo con quella che per i ricercatori è un’incredibile opportunità scientifica
E’ come se fosse un polmone verde sotto il mare. È proprio ciò che rappresenta la Posidonia oceanica per i nostri mari. A un anno dall’inizio del progetto Blue Forest, One Ocean Foundation annuncia un nuovo capitolo in questa straordinaria avventura ecologica. A Porto Vecchio, Sanremo, su un’area di 100 metri quadri a 12 metri di profondità, sono state piantate tra 2000 e 2500 talee di Posidonia, recuperate da fondali danneggiati da attività umane e naturali. Oltre alla collaudata tecnica delle biostuoie, è stato introdotto un metodo innovativo che utilizza picchetti metallici per ancorare le talee direttamente al fondale. Questo approccio coprirà dieci metri quadri di prateria degradata con talee a rizoma plagiotropo, che crescono orizzontalmente. Le biostuoie, invece, utilizzeranno talee a rizoma ortotropo, ideali per la loro crescita verticale tra le maglie delle reti. In 12 dei 90 metri quadri previsti per le biostuoie, verranno utilizzate reti in fibra di cocco senza l’accoppiamento della rete metallica. Questo potrebbe portare a risultati sorprendenti. “L’adozione di tre tecniche diverse nello stesso sito di intervento rappresenta un’importante opportunità scientifica” commenta Chiara Robello, ricercatrice dell’Università di Genova che One Ocean Foundation sostiene attraverso il finanziamento di una borsa di dottorato, “Questo approccio ci permetterà di valutare quale tecnica offre i migliori risultati nelle stesse condizioni ambientali, contribuendo a perfezionare le metodologie di ancoraggio per i trapianti di Posidonia, che attualmente rappresentano uno degli aspetti più complessi di questi interventi.” Il sito sarà monitorato per tre anni dai ricercatori dell’Università di Genova, raccogliendo dati cruciali per il rimboschimento della Posidonia oceanica. Valuteremo le condizioni del sito di trapianto, la crescita delle nuove piante, la biodiversità e i servizi ecosistemici associati. One Ocean Foundation nasce per volere dello Yacht Club Costa Smeralda con l’intento di accelerare le soluzioni alle problematiche del mare. Dal 2017 ad oggi sono stati innumerevoli i progetti realizzati anche grazie alle attività di ricerca del comitato scientifico sia per la sensibilizzazione delle grandi aziende mondiali spesso responsabili dell’inquinamento marino, ma anche di importanti azioni sul campo come quello della riforestazione della posidonia dalla quale dipende il futuro del mare e della nostra stessa esistenza. I cosiddetti poteri della posidionia oceanica sono innumerevoli e tra questi lo sviluppo della biodiversità marina, nella difesa della spiagge dall’erosione costiera, nella protezione dalla Co2 con la capacità di assorbimento dell’anidride carbonica.
Davide Mosca