Nautica: «Con la riforma dei titoli professionali ora siamo più competitivi»

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Ad affermarlo è il presidente Confindustria nautica Saverio Cecchi dopo gli aggiornamenti previsti dalla norma

Ci sono delle grosse novità in merito al mondo della nautica. Si parla in questo caso la riforma dei Titoli professionali del diporto. Un cambiamento che riguarderà non solo il personale su imbarcazioni e navi da diporto impiegate in attività di noleggio, ma anche chi si occupa delle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche.
Tra i cambiamenti previsti dal decreto c’è innanzitutto una modifica dei cosiddetti Titoli STCW, cioè conformi alla Convenzione internazionale sugli Standard di addestramento, Certificazione e Tenuta della guardia per i marittimi. Gli interventi toccheranno i limiti di abilitazione in rapporto alla stazza delle unità. La norma, inoltre, disciplina il nuovo titolo nazionale semplificato dell’ Ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe (non STCW).
Per quanto riguarda i primi, l’iter formativo dell’Ufficiale di navigazione del diporto rimane il medesimo, rigorosamente conforme alle norme internazionali, ma la navigazione di addestramento potrà essere effettuata su navi da diporto o su imbarcazioni di lunghezza superiore ai 15 metri. Il Capitano del diporto può imbarcare come comandante su navi da diporto di stazza minore alle 3.000 GT. Vista l’evoluzione del mercato mondiale verso le grandi costruzioni, è stato deciso di rimuovere il tetto delle 3.000 GT (Gross Ton) per il Comandante del diporto.
Ci sono inoltre tutte le norme legate all’Ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe per barche di stazza non superiore a 200 GT. Si tratta di un titolo nazionale, ha validità 10 anni e non richiede l’iscrizione alla Gente di mare.
Per ottenerlo è necessario avere compiuto 18 anni di età, possedere i requisiti psicofisici necessari per la patente nautica B, avere un diploma di istruzione secondaria di secondo grado e una serie di documentazioni importanti: il certificato di operatore Short Range (SRC), il corso antincendio di base, il primo soccorso base «First Aid», il corso sicurezza personale per la navigazione d’altura. Dopodiché bisgogna sostenere un esame teorico e pratico.
“Ringrazio il Vice Ministro Edoardo Rixi, il Capo di Gabinetto MIT, Alfredo Storto, e il Vice Capo di Gabinetto, Teresa Di Matteo, per il lavoro di ascolto dell’Associazione nazionale di categoria del diporto e per il completamento del riassetto normativo del settore charter” – commenta il Presidente di Confindustria nautica, Saverio Cecchi. “Con la riforma si rendono finalmente più competitivi i professionisti italiani del settore e, per quanto riguarda il Titolo semplificato, si potranno creare fino a 3.000 nuovi posti di lavoro. Molte società che operano con imbarcazioni da diporto, infatti, avevano rinunciato al servizio di noleggio (con equipaggio), per rifugiarsi nella locazione (senza equipaggio), proprio per l’assenza di figure professionali calibrate sulle esigenze specifiche delle unità minori”.

Riccardo Lo Re