Milano Design Week, OOF presenta Neptune’s Abyss

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Un lavoro fotografico e sonoro che fa luce sull’aumento della temperatura dell’oceano, a cui si aggiungono le immagini del documentario Blue Forest

Proporre momenti di riflessione sulle problematiche del mare, ma anche sull’interconnessione tra l’essere umano e l’oceano. Attraverso l’arte in un momento di grande attenzione internazionale sul nostro Paese: La Milano Design Week. E  One Ocean Foundation, organizzazione nata per volere dello Yacht Club Costa Smeralda per accelerare le soluzioni all’inquinamento dei nostri Oceani, non poteva perdere certo una vetrina così importante per proporre un momento di riflessione con la mostra immersiva dal titolo Neptune’s Abyss. Per l’occasione dal 16 al 21 aprile nel Chiostro del Museo Diocesano in Corso di Porta Ticinese a Milano sarà possibile ammirare il lavoro fotografico e sonoro dell’artista multidisciplinare Yu Lin Humm. Questa mostra fa luce sull’aumento della temperatura dell’oceano, a cui si aggiungono le immagini del documentario di One Ocean Foundation Blue Forest, che evidenziano il ruolo vitale della Posidonia oceanica, nota anche come erba di Nettuno, e gli sforzi della Fondazione per la riforestazione marina.

Neptune’s Abyss si fa portavoce di una rivoluzione blu, diffondendo speranza e offrendo soluzioni su larga scala per affrontare le principali sfide ambientali contemporanee, stimolando così nuove correnti di cambiamento. L’installazione, ideata e curata da Elizabeth Zhivkova . L’installazione sarà inoltre caratterizzata da una live performance di violoncello da parte dell’artista Yu Lin Humm. Date delle performance: il 16 aprile ore 19:00 – Inaugurazione del Giardino delle idee di Vanity Fair, il 20 aprile alle 19, il 21 aprile alle 19:00 – Chiusura del Giardino delle Idee di Vanity Fair. «Neptune’s Abyss  – commentano gli organizzatori –  incarna un approccio apneico alla realtà, spingendoci a fermarci e a riflettere. I paesaggi sonori e visivi di Yu Lin Humm invitano l’immaginazione umana a entrare nella foresta incantata dei mari, un mondo più misterioso della luna – una nuova dimensione, una nuova prospettiva – immergendosi nell’abisso dell’ignoto, sia all’esterno che nello spazio interiore del nostro subconscio. Qui bisogna abbandonare dubbi e paure – un atto di fede – per scoprire alla fine la bellezza, la stranezza e lo stupore di quel luogo, un mondo reale e parte integrante del nostro universo. Pur essendo radicato nella mitologia personale dell’artista e nel suo processo meditativo, l’opera attinge anche a fonti come il mito di Nettuno, il dio del mare e archetipo che accende il fuoco sacro, guidandoci a riconnetterci con la nostra fonte primaria interiore e il nostro senso di unità».

Davide Mosca

Photo Courtesy One Ocean Fioundation