Confindustria Nautica è stata scelta per far parte del Comitato dei 10 Esperti del CIPOM – Comitato interministeriale per le politiche del mare
Si è tenuto a Catania il convegno “La sfida europea della pesca e delle politiche del mare nel nuovo contesto della blu economy e del green deal”. Un evento organizzato dalla Commissione UE e dalle principali istituzioni del Paese: il Parlamento, il Dipartimento per la Protezione Civile e le Politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Sicilia e la Città di Catania.
Presente all’incontro il Ministro Nello Musumeci che ha marcato la centralità della nautica da diporto nello sviluppo del Paese e del Mezzogiorno. Un contributo essenziale che porta ricchezza all’Italia.
I dati parlano chiaro. Nella classifica dell’export nel periodo 2000-2022 la nautica si è posizionata al 6° posto con una crescita di prodotti manifatturieri del 298%. Gli oltre 21.000 addetti della produzione sono strettamente legati all’export che stando ai numeri di Confindustria si attesa sui 3,4 miliardi di euro. Nel quinquennio gli occupati sono passati da 160.000 a 200.000.
Non solo. Il Ministro ha ricordato che Confindustria Nautica è entrata a far parte del Comitato dei 10 Esperti del CIPOM (Comitato interministeriale per le politiche del mare) con la nomina del Dott. Roberto Neglia, Responsabile dei rapporti istituzionali dell’Associazione nazionale di categoria.
Confindustria Nautica ha comunque rilevato quanto sia importante avere una maggiore attenzione dal punto di vista della normativa fiscale, evitando autogol come quello del ridimensionamento del leasing nautico, che ha reso meno competitiva l’industria europea e ha danneggiato le entrate IVA, in particolare nel nostro Paese.
«L’Italia costituisce la spina dorsale del sistema cantieristico da diporto europeo e la cantieristica da diporto nazionale è uno dei pochi settori industriali nei quali l’Italia ha la leadership mondiale assoluta, con il 50% degli ordini mondiali di superyacht», dichiara il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. «Abbiamo dunque bisogno di politiche espressamente pensate per il settore e non automaticamente traslate da altre realtà, con attenzione alla crescita dei Paesi extra UE del Mediterraneo, come la Turchia e dalla nuova Commissione UE ci aspettiamo più attenzione al settore».
Riccardo Lo Re
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