Il primato italiano nella cantieristica e nel design degli yacht è un successo doppio

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Al Propeller Club di Genova si è discusso della leadership delle aziende italiane, che rappresentano il 51% di yacht in costruzione con dimensioni superiori a 30 metri. È stata l’occasione per celebrare l’eccellenza italiana e discutere delle prospettive future

Durante la serata conclusiva del ciclo di incontri annuale del Propeller Club Port of Genoa, si è tenuto un evento dedicato al tema dei grandi yacht. L’evento si è svolto presso la prestigiosa sede dello Yacht Club Italiano e ha visto la partecipazione di tre relatori di spicco: Lorenzo Pollicardo, direttore tecnico ed ambientale di SYBass, Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Tankoa Yachts e presidente della Fondazione ISYL, e Giorgio Maria Cassetta, designer e proprietario dello studio omonimo specializzato nella progettazione di super e megayacht.

Durante l’apertura della serata, Pollicardo ha condiviso gli ultimi dati sul mercato mondiale delle imbarcazioni oltre i 30 metri: su oltre 668 yacht attualmente in costruzione a livello globale in questa fascia, ben 342 sono di provenienza italiana, rappresentando il 51% del totale, con una lunghezza media di 48,7 metri.

Tra i venticinque membri di SYBass, sei sono cantieri italiani di fama mondiale: Baglietto, Benetti, Cantiere delle Marche, CRN, Sanlorenzo, Tankoa e Fincantieri. Per far parte di questa associazione, che riunisce il meglio della cantieristica mondiale, è necessario avere più di dieci anni di esperienza e aver prodotto almeno tre imbarcazioni oltre i 40 metri.

Attualmente, la flotta mondiale di yacht oltre i 30 metri raggiunge quasi le 6.000 unità, un traguardo che si prevede sarà superato entro la fine dell’anno. Dell’85% di questi yacht è a motore, con un’età media di 23 anni e una lunghezza media di 41,4 metri.

Pollicardo ha evidenziato come, oltre all’aumento degli ordini per la costruzione di nuovi yacht, i principali attori del settore stiano anche ampliando la parte di business dedicata al refitting, poiché l’aumento previsto della flotta nei prossimi anni comporterà un aumento della domanda in questo settore.

Sempre più gruppi, italiani e internazionali, stanno investendo massicciamente nel refitting, cercando di internalizzare il più possibile l’attività. Allo stesso tempo, i cantieri specializzati “solo” nel refitting si preparano ad affrontare un periodo di crescente richiesta.

Pollicardo ha anche sottolineato che ogni anno vengono sottoposte a refitting circa 1.450 imbarcazioni sopra i 30 metri. Inoltre, ha evidenziato l’importanza dell’attività di retrofit, che comprende una serie di interventi per adattare le imbarcazioni alle nuove motorizzazioni “green”.

Nel giustificare la leadership italiana nel settore dei grandi yacht, Vincenzo Poerio ha citato la lungimiranza di imprenditori come Paolo Vitelli, che ha investito nel rilancio di Benetti, cantieri che Poerio stesso ha guidato per oltre venticinque anni, portandoli ai vertici mondiali e celebrando di recente il loro 150º anniversario.

Poerio ha sottolineato l’importanza della formazione, in particolare degli ITS (Istituti Tecnici Superiori), sottolineando la necessità che il settore cantieristico attragga manodopera straniera in Italia e la mantenga legata al nostro paese.

Giorgio Maria Cassetta, un designer di yacht di successo, ha illustrato brillantemente la complessa relazione tra armatore, cantiere e designer, che richiede spesso la capacità di mediare tra richieste al limite del possibile, esigenze di sicurezza e capacità produttive.

Cassetta ha specificato come i designer italiani siano sempre più apprezzati a livello internazionale e come la collaborazione tra progettisti e cantieri sia sempre più solida. Ha inoltre evidenziato l’importanza della formazione di alta qualità nel settore del design degli yacht, che attualmente è purtroppo quasi assente, ad eccezione del corso universitario attivo alla Spezia.