Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, lamenta per il comparto un ruolo marginale e chiede di adeguare il board del Comitato per le politiche del mare (Cipom)
In Gazzetta Ufficiale è stato appena pubblicato il Piano del Mare approvato lo scorso luglio dal Consiglio dei Ministri e Confindustria Nautica coglie l’occasione per sollevare alcune critiche. “Per l’industria nautica un ruolo marginale, inserito nell’ambito dei ‘Turismi del mare’, che non rappresenta la forza occupazionale (200mila addetti) e il valore dell’export (3,7 miliardi di euro) di un’industria prima al mondo (51% della produzione di navi da diporto) e di una filiera turistica sempre più rilevante dell’incoming nazionale” commenta Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica. “Ora dobbiamo passare all’azione” prosegue Cecchi, “adeguando la composizione del board del Comitato per le politiche del mare (CIPOM), che sconta l’assenza di competenze specifiche sull’industria nautica”.
Le 230 pagine sono articolate nei paragrafi inerenti spazi marittimi, rotte commerciali, porti mercantili, armamento, lavoro marittimo, energie fossili e rinnovabili, transizione ecologica, cambiamenti climatici, pesca e acquacoltura, turismo, aree protette, subacquea, cooperazione europea, sicurezza.
Ricordiamo che in Italia la filiera della nautica da diporto dà lavoro a 200mila persone, +8.800 nel solo 2022. Lo scorso anno ha sfondato il tetto dei 3,7 miliardi di euro di export (record storico), confermandosi prima al mondo con il 51% della produzione globale di navi da diporto e vanta una filiera turistica sempre più rilevante dell’incoming nazionale.
Soddisfazione di Assonautica
Invece, sullo stesso tema il presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora, ha espresso soddisfazione. Acampora, in rappresentanza dell’associazione e del sistema camerale, è tra i dieci esperti designati per la redazione del Piano del mare in supporto al Cipom. “Questo è un punto di inizio e non di arrivo” – ha detto Acampora – “Siamo consapevoli che non tutto è stato trattato e ancora tanto dovrà essere fatto per rispondere a un mondo sempre in continua evoluzione. Oggi però portiamo a casa un risultato che non era scontato, un primo importante inizio e ne siamo felici e orgogliosi, consapevoli che ci attende un importante lavoro di monitoraggio e implementazione”.
Arianna Pinton
(fonte ANSA)