Cala di Volpe Mooring fa parte del percorso di sostenibilità avviato da Smeralda Holding per proteggere i fondali marini
Il turismo oggi deve tenere conto di vari fattori: economici, sociali e ambientali. Quest’ultimo in particolare sta acquisendo una centralità sempre maggiore per chi sceglie una destinazione. La sostenibilità da tempo non è più bandiera bensì una visione di turismo alternativa rispetto a quello che conosciuto. Un percorso graduale che Smeralda Holding ha deciso di intraprendere per crescere e sviluppare strategie di grande impatto. Una delle ultime tappe di questo processo prende il nome di Cala di Volpe Mooring. Un’iniziativa grazie alla quale i desideri dei visitatori vanno di pari passo con la salute e l’ambiente.
Il campo boe Cala di Volpe Mooring fa parte del percorso di sostenibilità che Smeralda Holding sta portando avanti da diversi anni, mettendo al centro la tutela delle acque e dei fondali marini. Cala di Volpe Mooring, con le sue 18 boe, non può essere definito solo un sistema di ormeggio efficiente, ma la rappresentazione concreta di un ambiente più pulito e sicuro.
Con questo progetto, infatti, il flusso del turismo nautico viene controllato nei minimi dettagli limitando il numero di posti ormeggio alla capacità di carico dell’area marina. In questo caso la zona è sorvegliata 24 ore su 24, e la registrazione degli utenti impedisce l’avvicinamento di barche sconosciute. Con il regolamento in vigore c’è inoltre la limitazione della velocità a 3 nodi. Le barche non possono avvicinarsi a quelle all’ormeggio oltre i 30 mt, riducendo drasticamente il rischio di incidenti. Gli ormeggi, con la loro capacità di carico da 5 a 50 tonnellate, riescono a mantenere le barche in sicurezza fino a 35 nodi di vento. Un sistema che garantisce il massimo comfort e allo stesso tempo una stabilità all’imbarcazione nei pressi di Porto Cervo. In più la sostenibilità passa anche per un corretto conferimento di rifiuti. Un servizio che, con Cala di Volpe Mooring, viene incrementato grazie a un monitoraggio e un controllo costante che va a limitare lo smaltimento illecito dei rifiuti in mare.
Tutti questi fattori sono parte di programma ambizioso sotto l’aspetto ambientale. Un progetto concreto grazie al quale i fondali della baia dell’Hotel Cala di Volpe non saranno più sottoposti alla quotidiana aratura estiva delle ancore che rovina una delle piante essenziali per la sopravvivenza dell’ecosistema marino come la posidonia.
Riccardo Lo Re
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